Firenze, 20 aprile 2018 – In comune hanno un marketing semplice che ha permesso ad entrambe di accaparrarsi quasi tutto il mercato lowcost, stiamo parlando di Zara e H&M, i due colossi dell’abbigliamento mondiale.

Oggi però le cose stanno cambiando e le strade delle due catene si stanno dividendo: H&M ha registrato una perdita del 62% dell’utile operativo trimestrale, causato anche da uno stock di vestiti invenduti, e da prodotti difettosi.

Situazione totalmente diversa per Zara che continua a crescere ed aumentare il fatturato che negli scorsi mesi è salito del 9,5%, arrivando a sfiorare i 18 miliardi di dollari.

Stesso settore, stesso target. Come si spiegano queste differenze?

Mentre H&M si sta facendo affossare dagli e-commerce, Zara abbraccia il modello del “punto vendita esperienziale”, come quello che ha aperto lo scorso gennaio a Londra dove è possibile ritirare gli acquisti via smartphone e scegliere i look allo specchio virtuale.

Il motivo spesso, anche in altre realtà, forse per paura oppure mancanza di fondi è che non viene abbracciato il cambiamento, ovvero il concetto di “negozio esperienziale”.

Ma purtroppo il mondo internet ha ormai cambiato la nostra vita e le nostre routine, rendendo purtroppo chi non abbraccia il cambiamento un probabile emarginato del mondo del lavoro.

di Cristiano Gassani

Condividi