Pura Vida: il saluto preferito tra la gente in Costa Rica, cioè felicità, pace e tranquillità. Tematiche che ricorrono nella simbologia e nei colori della bandiera e nelle parole dell’Inno Nazionale.

Stabilito che la prima grafia universale dell’umanità è stata l’immagine dipinta e scolpita, come si puó constatare nelle pitture rupestri di 40.000 anni fa, ritorniamo a questa origine con la finalità di lanciare un messaggio, in un momento storico così complicato, perché il linguaggio comune possa diventare la pietra angolare di un dialogo sereno.

ll Curatore del Padiglione Costa Rica, Gregorio Rossi, prendendo in esame la tematica generale, l’ha adattata alle caratteristiche di questo splendido Paese, unica Nazione al mondo a non avere un esercito. Dal 1882 è stata abolita la pena di morte e dal 1870 l’istruzione è pubblica, obbligatoria e gratuita sia per maschi che per femmine.

Dati questi presupposti la Costa Rica ha aperto il suo Padiglione, invitando tutti quegli artisti che volevano aderire da ogni parte del pianeta.

Una riunione di opere d’Arte con il preciso scopo di riunire gli uomini su quel palcoscenico internazionale che è la Biennale di Venezia; nella città lagunare che da secoli è un crocevia di culture e tradizioni.

Questo è un primo appuntamento ed un messaggio che può essere ripetuto ed anche accolto da chiunque. Ricordiamo che la Costa Rica ha avuto un Presidente della Repubblica, Oscar Árias Sanchez, Premio Nobel per la Pace nel 1987.

D’altronde la Costa Rica non è nuova ad iniziative analoghe, basti pensare alla manifestazione dedicata alla poesia che ha come tema la pace; citiamo il poeta giapponese Ryoichi Sasakawa quando scrive che è felice la madre costaricense quando partorisce perché sa che suo figlio non sarà mai soldato. La sua poesia è conservata all’Universidad para La Paz dell’O.N.U., che è in quella Nazione, dove è esposto uno dei due bozzetti della scultura di Giuseppe Calonaci “La Porta della Pace”, opera fatta pervenire tramite l’ Ambasciata di Costa Rica in Italia per interessamento del Curatore del Padiglione in questa edizione. Il secondo bozzetto é una delle sculture presenti.

Dobbiamo notare la numerosa presenza d’italiani; Paolo Bruni, Segretario Generale dell’Istituto Italo-Latino Americano ha scritto “La Storia dell’Arte italiana s’intreccia più volte nel corso dei secoli, dal’500 in poi, con l’America Latina”.

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