Ester Campese, la pittrice nota al pubblico come Campey, si è ritagliata in maniera egregia un suo spazio all’interno di una mostra inaugurata a Milano presso il Palazzo Morando in onore di Leonardo Da Vinci in occasione dei 500 anni dalla morte dell’artista de La Gioconda. “Leonardo – Prigioniero del volo” è una collettiva che raduna diversi stilisti, progettisti, modellisti e pittori per rendere omaggio al grande genio inventore Leonardo da Vinci. In questo caso la Moda si pone come collante delle diverse arti, dei diversi esponenti di questa disciplina. Le figure geometriche, le tracce e tecniche di alta sartoria sono abbinate alla gamma dei colori delle stoffe e delle pitture scaturite dai pennelli che inseguono e rendono omaggio ancora una volta a quello che è sempre stato un leit motiv della carriera di Leonardo da Vinci, e cioè il desidero di «volare», rendendolo prigioniero del proprio sogno, un prigioniero vissuto in un periodo storico che non lo seppe capire.

 

In questa Mostra la creatività si fonde con il genio di Leonardo, e le sue Opere d’Arte e le sue invenzioni danno vita ad abiti che sono diventate delle vere e proprie opere di esposizione dell’Arte della moda.Leonardo è stato uno straordinario scienziato ed artista di ineccepibile talento, il cui genio ha saputo spaziare in ogni ambito dello scibile umano e suscita un fascino indiscusso che travalica ogni epoca e ogni luogo.

Leonardo da Vinci è un personaggio che dal punto di vista sociale ha creato e continua a creare tendenza, come quella della Intercultura sociale, ed un’artista poliedrica come Campey non poteva non collocarsi all’interno di questa prestigiosa vetrina che ha “altissimi” livelli di impatto sociale, visto le caratteristiche dei soggetti partecipanti:
Detenuti del carcere di Bollate / Milano  che lavorano all’interno di un programma di “Giustizia riparativa”, cioè risanare con la società il male commesso.
Gli Stilisti, modellisti, Pittori e sarti, tutti insieme per creare sinergie per rafforzare i programma di “inclusione sociale” delle persone svantaggiate – “Detenuti”.

“Un onore aver potuto partecipare a questo progetto. Stasera a Palazzo Morando a Milano sarà inaugurato l’evento che vede stilisti molto noti ed artisti, che in collaborazione con alcune persone, detenute nel carcere di Bollate, esporranno le loro creazioni. Solo 10 artisti scelti in tutta Italia hanno partecipato in tandem al progetto che ha visto l’ensamble di abito e dipinto. Questo quello che mi riguarda. Non posso dirvi l’emozione. Non è tanto la tecnica, la bellezza, ma lo spirito e quello che c’è dietro. Le storie di chi ha sbagliato ma ha saputo correggersi, la generosità di chi ha offerto tempo e la propria opera gratuitamente per una giusta e solidale causa, la serietà di uno dei tanti lodevoli progetti del carcere di Bollate che offre reali e concrete opportunità di reinserimento. Sono felice di aver potuto offrire ciò che ho potuto in questa circostanza, per questo progetto “ – ha raccontato la Campese. 

Inoltre, il soggetto sociale e la sua nobile causa, per il quale tutti insieme (oltre 120 persone, in Italia ed anche all’estero) stanno lavorando insieme per raccogliere fondi:
VIDAS, che lavora a favore di bambini con gravissime malattie, dichiarati non “guaribili” e che non avendo assistenza sanitaria, loro l’accolgono nella loro struttura e l’offrono assistenza insieme ai loro famigliari.

Oltre a queste forme caratteristiche che possono essere solo di sostanza sociale, ci sono anche quelli di forma istituzionale, di comunicazione e pubblicità.

L’evento è stato creato in onore a Leonardo da Vinci, rientra nel palinsesto di “500” un calendario di eventi creati dal Comune di Milano.
Con il Patrocinio di:
Ministero dei Beni Culturali
Ministero del Lavoro e le Politiche Sociali
Ministero della Giustizia
Regione Lombardia
Città Metropolitana
Comune di Milano

 

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