Intervista rilasciata da Claudio Gusmaroli a Maria Vittoria Corasaniti

Come nasce la tua passione per la fotografia?

“La mia passione per la fotografia è nata all’incirca 6-7 anni fa, quando avevo 17-18 anni, mentre è diventata una professione da 2 anni, ed è iniziata visualizzando il social network dedicato al mondo della fotografia ‘Flickr’. Seguendo e guardando alcuni fotografi, è iniziata a crescere dentro di me, la voglia di imparare a fotografare, così ho seguito corsi base e quelli avanzati, quelli di moda, fino ad acquisire un po’ tutto quello che ruota intorno ad essa, oggi oltre ad essere un fotografo, insegno in alcuni corsi. ”

Emozioni e pensieri da fotografo e da insegnante di fotografia?

“Sono le stesse quando insegno fotografia cerco di trasmettere emozioni che possono riguardare la fotografia, al di là della tecnica, di far capire la potenza della comunicazione per immagini.”

A cosa oppure a chi ti ispiri?

“Mi ispiro molto a fotografi come ad esempio ‘Lebovic’, oppure fotografi italiani come ‘Mario Sorrenti’ che ha fatto il calendario ‘Pirelli’, un altro seguitissimo sui social ‘Settimio Benedusi’, insomma osservo molte immagini di maestri della fotografia e cerco di trarre ispirazione per poi strutturare un progetto futuro, che possa comunicare qualcosa.”

In merito al calendario ‘Artemis’ realizzato da te, ho avuto l’impressione che tu volessi rappresentare la voglia di libertà….

“Si, la tematica del progetto è di far si che nell’immagine del calendario Artemis, la donna rappresenti  il senso di libertà femminile, che decide in piena autonomia di posare nuda per beneficenza, senza scopo di lucro, senza avere un guadagno, perché appunto erano tutte volontarie. Un po’ a simboleggiare la decisione proprio di una donna, di fare quello che vuole, e trasmettere appunto questa sensualità, attraverso delle immagini molto artistiche, molto velate come quelle del calendario.”

Come se l’acqua facesse da velo o sbaglio?

“Si, abbiamo scelto di scattarle in acqua per rendere ancora più pure le immagini, meno volgari con l’effetto che dava, rendendole molto artistiche, naturali. L’ambiente marino riesce a dare il senso del ritorno alle origini, di ritrarle in stile sirena, quindi secondo me l’acqua ha contribuito molto a rendere l’immagine idilliaca, molto raffinata.”

Quali sono state le difficoltà?

“Per realizzare un progetto del genere, diciamo che ci sono state un’insieme di difficoltà che andavano risolte, scattare in acqua non era comodo, quindi nei mesi precedenti ho dovuto fare una preparazione personale, seguendo dei corsi di fotografia subacquea, in modo tale da imparare ad utilizzare l’attrezzatura. Mi è stato messo uno scafandro, ed ho acquisito le tecniche per gestire tutti quei controlli che esso prevede, riuscire inoltre a rimanere in apnea, senza respirare non era affatto agevole. Per questo motivo mi sono affidato ad un campione del mondo di apnea ‘Mike Maric’ che, mi ha aiutato a sapermi comportare in acqua, a respirare rimanendo in apnea per diverso tempo ed inoltre a mantenere la concentrazione sull’immagine che stavo realizzando. E’ stato di grande aiuto anche per le ragazze, anche loro non avevano mai posato in acqua e dovevano stare in apnea. Oltretutto erano nude, ed essendo i primi di giugno, l’acqua non era molto calda, era intorno ai 20°, era arduo farle rimanere concentrate e brillanti, io avevo una muta abbastanza spessa, fornita come sponsor dalla Omersub, quindi non avevo freddo. Altra difficoltà l’organizzazione e la gestione dello staff, composto da 9 persone: 2 operatori video, 2 fotografi per stage, 1 assistente, 2 truccatori e Mike Maric. Abbiamo formato un bello staff, e comunque per me gestirlo per quattro giorni, non è stato facile, però alla fine ce l’abbiamo fatta, ed è stata una bellissima esperienza. Un altro inconveniente è stata la comunicazione con la modella, sott’acqua non ci si può esprimere con le parole, quindi parlavamo prima dell’immersione, oltretutto lei senza maschera non vedeva nulla, cercava di seguire le precedenti indicazioni.”

Come nasce il progetto ‘Artemis’?

“E’ un progetto sostenuto da alcuni sponsor e tutto il ricavato del calendario è sempre stato devoluto in beneficenza, a diverse associazioni,  quest’anno abbiamo scelto ‘Scarpette Rosse’ di Milano, che aiuta le donne  vittime di violenza, i senzatetto, le persone disabili, ragazze madri. Questa è la terza edizione, l’anno scorso ne abbiamo fatto uno in cui erano ritratte 12 perfette sconosciute al mondo dello spettacolo, che giravano nude di notte per la città di Lodi. Come ti ho detto non erano modelle professioniste, ma fanno tutt’altro nella vita, ossia bariste, studentesse universitarie, oppure impiegate d’ufficio, decisero di posare liberamente per questo progetto. Nel nuovo calendario invece abbiamo optato per quattro modelle anziché dodici, che rappresentano le quattro stagioni dell’anno, sono ragazze professioniste, nomi conosciuti nel mondo dei social network, si tratta di fashion blogger, anche loro hanno creduto fortemente nel progetto, sono Natasha Legeyda, Elena Rizziello conosciuta sui social con il nick Elena Riz, la quale era presente sulla copertina di Play Boy Italia per il mese di novembre, poi Gabriella Natale di Taranto, e Matilde Rossi di Cagliari.”

Progetti futuri?

“Insieme allo staff sto valutando se riproporre il calendario Artemis 2017, con una tematica diversa. Poter iniziare a collaborare con riviste importanti di moda, visto che mi occupo principalmente di fotografie di moda e ritratto.”

Con quale modella vorresti lavorare?

“Essendo della città di Lodi,mi piacerebbe lavorare con Bianca Balti, mia compaesana e tra l’altro è tra le modelle italiane più famose al mondo. La conosco e 1 annetto fa avendola sentita, mi ha promosso il progetto del calendario con le foto scattate per le vie della città. Se dovessi scegliere una modella straniera la Lima, mi piace molto il suo viso.”

Artemis 2016- Backstage

Artemis- Edizioni precedenti

 

 

Condividi
Starpeoplenews è un membro del Programma di affiliazione Amazon UE, un programma pubblicitario di affiliazione pensato per fornire ai siti un metodo per ottenere commissioni pubblicitarie mediante la creazione di pubblicità e link a Amazon.it