REPORTAGE DALL’EGITTO

Antonella Colonna Vilasi, Libellula Edizioni, 2014, pagg. 126, euro 8,50

Il libro ha come argomento le rivolte arabe che ebbero inizio nel 2010 e che tuttora insanguinano l’area mediterranea. Il reportage dell’autrice parte dal 25 gennaio 2011, quando gli egiziani scendono per strada e si sollevano contro il regime dell’ex presidente Hosni Mubarak. Nella sua indagine, l’autrice individua un importante fattore che accomuna queste rivolte, al di là della lingua o religione, cioè la tecnica di resistenza civile utilizzata dai cittadini con manifestazioni di piazza, scioperi, cortei e marce dimostrative. L’allargamento di queste manifestazioni è stato possibile grazie all’uso di Internet e dei social-network che hanno permesso lo scavalcamento delle censure dei regimi, portando un contagio che ha superato confini politici e geografici, con esito però diverso, nei vari Paesi mediterranei. La rivoluzione di piazza Tahrir, in Egitto, durò 18 giorni e costrinse, alla fine, il presidente Mubarak alle dimissioni. Oltre 1000 morti furono il risultato di quella ribellione. Nel libro sono pubblicate interviste che vanno dalla caduta di Mubarak al governo di Mohammed Morsi, poi destituito, fino alla nuova salita al potere dei militari al comando del generale Abdel Fattah al Sisi. La scrittrice dà anche una valutazione socio-politica delle forze in campo, dai ragazzi della piazza, ai Fratelli Musulmani, ai militari che inizialmente erano alleati della Rivoluzione e successivamente nuovi attori politici al potere. L’autrice racconta come un Egitto umiliato e oppresso, privo di dignità riesce a riscattarsi e a riguadagnare la sua fierezza. La situazione di questo Paese è ancora in bilico e in continua evoluzione, determinante per la storia e il futuro di tutta l’area, compresa la striscia di Gaza.

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