A cura di Sir Flavio Iacones 

pH. Studio Profili Pordenone

È Michele Piagno il guru della mixology italiana e con lui il gusto del food e del beverage non è mai banale. Piagno, barman che in Italia ha spopolato ormai per la sua originalità fuori da ogni schema; che ha riprodotto la pinza friulana – dolce tipico dell’Epifania – in una versione “liquida” contenuta in una delle sue proposte di drink, fino alla realizzazione di un libro di  51 ricette che si chiama El Senõr Mojito, della Corsiero editore. Tra le ricette contenute nel libro si trova il Mojito al caffè. Il noto bartender ha riscontrato che la miscela dei chicchi del Demar caffè di Udine a suo avviso è quella che maggiormente si addice al gusto che lui vuole far venire fuori attraverso il suo drink.  

 

Mojito al caffè 

 

Rum bianco 

Mezzo Lime 

2 cucchiaini di zucchero bianco 

1 rametto di menta 

caffè di moka Demar 

ghiaccio a cubi

 

Mettere sul fondo del bicchiere il lime a pezzi e lo zucchero. Amalgamare schiacciando vigorosamente con il muddler. Aggiungere la menta premendo con delicatezza le foglie. Incorporare il ghiaccio a cubi, il rum bianco e infine il caffè ( temperatura ambiente ). Con un cucchiaino lungo mescolare con movimenti dal basso verso l’alto. 

PARLIAMO CON STEFANO DE MARCHI DELLA DEMAR CAFFE’

 

Che effetto fa essere stati scelti dal guru della mixology italiana per l’utilizzo esclusivo  del caffè Demar da abbinare al mojito?

Un risultato eccellente per l’azienda. Conosciamo Michele da tantissimi anni, lui ha conosciuto il nostro prodotto dopo aver fatto paragoni con altre realtà, e il fatto che ci abbia scelto tra tanti ci riempie di orgoglio e di emozione. Questo vuol dire che il lavoro svolto nell’arco di 51 anni di attività è stato fatto bene. Se un guru della mixology come lui ci ha scelto e si rivolge a noi vuol dire che trova un prodotto di qualità e una garanzia. 

 

La Demar è una delle rarissime torrefazioni che ancora produce il caffè “home-made”. Con quale tecnica?

Noi tostiamo il caffè a legna, e siamo davvero una delle pochissime aziende in Italia a tostare con questo sistema per caratterizzare al massimo il nostro prodotto. È chi si occupa della produzione  a gestire direttamente tutto il processo, quando alzare o meno la temperatura, non lo fa la macchina. Credo che Michele ci abbia scelto per l’attenzione maniacale della scelta delle materie prime, e nel controllo maniacale del prodotto. Noi vogliamo essere sicuri del prodotto che mettiamo sul mercato. 

 

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