Roma vissuta, provata, sofferta, amata e odiata….
Un binomio interessante, una mostra e molto di più … il progetto Pasolini-Roma ha aperto le porte al pubblico romano il 15 aprile, inaugurando una mostra che sarà al Palazzo delle Esposizioni (via nazionale 194), fino al 20 luglio, per proseguire nelle capitali europee Barcellona, Parigi e Berlino.
Un omaggio all’uomo, al poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, scrittore, all’intellettuale protagonista del XX secolo, ma anche alla città eterna, vista attraverso gli occhi di Pier Paolo Pasolini. Corpus della mostra infatti sono materiali eterogenei, alcuni dei quali inediti, come documenti, disegni, dipinti ed autoritratti, ma anche la galleria ideale dei pittori contemporanei descritti in una poesia: Morandi, Mafai, De Pisis, Rosai, Guttuso. Sei sezioni per raccontare un quarto di secolo, dall’arrivo a Roma del grande visionario nel 1950 fino alla tragica morte nel 1975. Lo spettatore può rivedere spezzoni di film-culto come ‘Uccellacci e uccellini’ o ‘Teorema’, ma anche pagine di diario, appunti di viaggio, e scatti insieme alla Magnani, alla Callas, a Orson Wells o Jean Luc Godard, le pagine dei suoi libri, le testimonianze di una battaglia civile e politica senza soste, ma soprattutto è messo di fronte alla lucida e spiazzante attualità di un uomo capace di restituire a chi guarda una Roma unica.
Pasolini-Roma è resa ancor più suggestiva dalla curatela, la mostra infatti è stata l’ultima fatica di Gianni Borgna, scomparso a febbraio, che aveva affiancato Jordi Balló e Alain Bergala per raccontare la relazione passionale, il rapporto amore e odio che legò il poeta, alla capitale.
