Si e’ concluso da poco il 58° salone del mobile 2019 tenutosi come di consueto nei padiglioni di Rho fiera a Milano.
La fiera internazionale dell’arredo ha riscontrato un notevole flusso di persone , sia semplici visitatori che addetti ai lavori ,anche se quest’anno ,grazie ai sondaggi di mercato e agli studi di settore e’ stato riscontrato un sensibile incremento sia di espositori provenienti da tutto il mondo sia di addetti ai lavori curiosi di carpire le nuove linee moda e di tendenza del settore arredamento.
Di notevole importanza e spessore tutte le iniziative parallele al Salone del mobile ,come Fuorisalone .
Proposte di design e arredo in giro per tutta la citta ,realizzate in spazi esterni ed interni che hanno contribuito a rendere Milano importante e conosciuta non solo come “patria ” della moda ma anche del design.
Queste le linee guide per riassumere quanto si e’ svolto:
-intensa attivita’ di ricerca:
gli oggetti di design vengono analizzati non soltanto per l’estetica ma anche per la funzionalita’ ,un mix fondamentale che fa si che un oggetto sia bello ma anche utile.
Un “fiorire” di oggetti come un tavolo che all’occorenza diventa un letto o di una sedia che puo’ essere chiusa e riposta in una valigia.

– studio e analisi dei materiali
i tradizionali materiali quali vetro e acciaio soprattutto utilizzati per realizzare gli ambienti cucina ,sono stati affiancati,grazie a nuovi futuristici studi di progettazione ,a nuovi materiali creati dalla miscela di nuove leghe.
Passiamo dall’effetto legno che viene ricreato grazie alla fusione di leghe diverse che riproducono fedelmente le stesse particolarita’ o a finti marmi belli e resistenti quanto la vera pietra.
-tutela dell’ambiente
finalmente si e’ giunti alla tutela sull’ambiente anche per chi crea o progetta arredi e complementi.
Si e’ arrivati ad una particolare cura e attenzione evitando l’impiego di materiali che danneggino “l’ambiente naturale ” e lo spreco di energie , la progettazione e lo studio di nuove linee di prediligono l’ uso di materiali che diano la concreta possibilita’ di reimpiegare i prodotti di scarto .

Claudio Brugnone