Firenze 19 giugno 2019 – Si è conclusa da pochi giorni la kermesse firmata Pitti Uomo.

Oltre 1.200 brand internazionali, un fitto calendario di eventi e tantissimi ospiti speciali hanno reso Firenze per pochi giorni capitale della Moda Mondiale Maschile.

Non ha deluso le aspettative l’edizione numero 96 di Pitti Uomo, con tema cardine della manifestazione, “The Pitti Special Click”, quella “scintilla” – o click energetico – in grado di produrre alchimie sempre diverse, quel “Fattore X” che stagione dopo stagione continua a decretare il successo del salone fiorentino.

Un’edizione particolarmente ricca, che ha posto l’accento sulle nuove anime del guardaroba maschile, un connubio tra contemporaneità e sportwear, avanguardia e “classicismi”, street style e nuovo lusso, hanno reso questa edizione una delle più “fresh” degli ultimi anni.

Uno dei temi dominanti è lo sguardo rivolto al passato e l’altro puntato al futuro, quello minacciato dall’inquinamento e dallo spreco delle risorse. Eco sostenibilità mixata con il vietato annoiarsi è sembrato un po’ il messaggio per esaltare molti capi d’ispirazione Vintage dove pattern optical, motivi geometrici, bande a contrasto, dettagli 3d sono protagonisti di filati pregiati e felpe in tessuto tecnico che strizzano l’occhio all’estetica 90s.

Abbandonate le vestibilità skinny, si riscopre il gusto più morbido e rilassato, con chinos e cargo pants declinati in materiali leggeri quali cotone e lino.

Estate è sinonimo di t-shirt, anche se ormai è diventata un capo venduto “4seasons”, e tra le novità di stagione ci sono poi i modelli ispirati all’universo sportivo, con dettagli di gusto vintage. 

Questa edizione sembra più delle altre avere come parola d’ordine la “sostenibilità” che trova concreta espressione nell’utilizzo di materiali riciclati e processi di produzione più green.

Noi siamo a favore di questa nobilissima scelta e soprattutto svolta, e voi che ne pensate?

 

di Cristiano Gassani

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