Cinema: La vera storia di mamma Lucia

‘La vera storia di mamma Lucia’ un capolavoro del regista, produttore, sceneggiatore Giuseppe Esposito, il film racconta la storia di Lucia Apicella, il cui nome da nubile era Lucia Pisapia, chiamata anche Mamma Lucia, Mama Luzia e Mutter der toten. Lucia Apicella nacque a Cava de’ Tirreni nel 1887, morì nella sua città nel 1982. Fu una donna esemplare, una filantropa italiana, che subito dopo la seconda guerra mondiale, si dedicò a ritrovare i corpi dei militari caduti in guerra, prodigandosi a ricomporli in cassette di zinco, per poi restituirli alle famiglie. Per questa sua opera, le venne consegnata la medaglia d’oro al merito civile della Repubblica italiana. Mamma Lucia era una mamma e moglie esemplare, oltre a prendersi cura della sua famiglia, esercitava l’attività di fruttivendolo. Nutriva nella sua anima, una forte fede religiosa, ed è proprio per essere fedele al suo dovere cristiano, decise di dare sepoltura ai resti dei soldati tedeschi. Atto determinato anche da una traumatica e forte visione, alcuni bambini giocavano a palla utilizzando il teschio di un soldato. Inoltre a convincerla in questa scelta, fu un sogno premonitore, nel quale otto soldati tedeschi le chiedevano di consegnare i loro corpi alle rispettive madri, ecco spiegato anche il suo nomignolo. A coloro che chiedevano spiegazioni, oppure sentenziavano senza logica, lei rispondeva:”Song’ tutt’ figl ‘e mamma”. Mamma Luciaha rischiato anche la sua vita, per assecondare il suo senso di dovere civile e cristiano, in quanto erano nascosti ordigni inesplosi. Ogni mattina si recava nella Chiesa di Santa Maria della Pietà, per dedicarsi alle preghiere dei soldati defunti, e dove erano state depositate, le cassette di zinco contenenti le spoglie, fin quando poi, nel 1980 un terremoto rese la Chiesa inagibile. Nel 1951 si recò in Germania, dove le venne consegnato la ‘Gran Croce dell’Ordine al Merito Germanico’ dal Presidente della Germania Federale Theodor Heuss. Nello stesso anno, venne accolta in udienza da S.S. Papa Pio XII, il quale le riconobbe l’opera definendola ‘cristiana e caritatevole’. I funerali di mamma Lucia vennero resi pubblici e solenni, con la camera ardente allestita nel palazzo municipale. Giuseppe Esposito con un occhio sempre fisso nel sociale, ha restituito ai giovani, un’importante pagina della storia italiana, un plauso ad un artista come lui, non mira solo alla positiva riuscita commerciale, dettata da una logica di mercato, ma bensì alla ricerca del contenuto, a raccontare storie importanti, con un pizzico di leggerezza, per richiamare i giovani, invitandoli alla riflessione. Nel cast l’attore Fabio Rondinelli, Christian Roberto, Lucia Rossitto, Stefano Simondo, Rocco Galliuzzi alla fotografia, curando i dettagli.

A cura di Maria Vittoria Corasaniti

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