Chimere d'amore, cover libro, D.Cremisi

“Chimere d’amore” Pav edizioni, è un libro d’amore in grado di destare nel lettore alcune domande catartiche legate all’amore e al suo significato nella vita. L’età può condizionare il modo di vivere l’amore? L’età può spegnere il bisogno d’amare? È possibile risvegliare una grande passione attraverso i social? Si può vivere l’amore in una dimensione astratta, metafisica?

 

  • La liason tra Annie e i suoi uomini se volessimo trasformarla in una serie tv, di che tipo sarebbe? Complicata con Beautiful, in continua evoluzione come DOC o d’azione come REX

Io credo che potrebbe essere un episodio di Beautiful dei giorni nostri perché tra i personaggi si sviluppano situazioni e tresche in linea con i grovigli sentimentali della soap opera americana, favoriti e complicati da Internet. A mio parere ci sono tutti gli ingredienti:

  • una coppia in crisi coniugale, Annie e Antoine, per differenze caratteriali e d’età,
  • il riaccendersi della passione, grazie al web, tra Annie e la sua vecchia fiamma Philippe, all’insaputa dei rispettivi partner,
  • l’interruzione misteriosa del contatto ritrovato sui social di cui si saprà il motivo solo alla fine,
  • la nostalgia della protagonista per il suo terzo uomo che ha perduto in un incidente d’auto,
  • i flashback in cui si rievocano anche momenti piccanti del passato rapporto tra gli innamorati virtuali,
  • l’intrigo delle rivali, Katrine e Charlotte, che cercano di rovinare la reputazione degli amanti in rete,
  • il finale imprevisto, ma sospeso per dar seguito ad un nuovo episodio.

 

  • Se Chimere d’amore fosse una notizia di GOSSIP, sarebbe uno scandalo o semplice cronaca rosa?

Sarebbe uno scandalo.

Philippe è un uomo conosciuto, apprezzato come artista non solo in Francia, che conduce una vita normale, in una placida cittadina borghese. Le donne sono la sua passione, ma sono solo per avventure passeggere, niente di serio. In famiglia, invece, le relazioni con la moglie e la figlia di lei non sono del tutto tranquille e proprio qui si creano le condizioni per cui il rinato feeling tra Philippe e il suo antico amore potrebbe finire pubblicizzato sui social gettando i due protagonisti nel ridicolo e nel discredito. È proprio quello che le due donne vorrebbero: diffondere la notizia sul web per rovinare e danneggiare suscitando scalpore e riprovazione.

 

  • Dahlia e l’amore: se la tua vita fosse un film sarebbe a lieto fine o no?

La mia vita è stata piena d’amore, che ho coltivato ricavandone gioia e piacere: amore per mio marito, per i familiari, per gli amici, per il lavoro, per i miei hobby. Ho amato e voglio continuare ad amare finché posso, con la stessa intensità. Ora, però, ho un’età in cui scopro che forse ho sbagliato qualcosa, che, a volte, l’amore che credevo di ricevere non era del tutto sincero, ma interessato, opportunistico. Ora ho distinto tra amare e voler bene, e mi sono accorta che qualcuno non mi ha voluto bene, mi ha ricambiato, magari dimostrando sentimenti fervidi, ma senza la tenerezza, la dedizione, lo spirito di abnegazione di cui fino a ieri non avevo bisogno, ma che oggi mi sono diventati necessari.

Al momento non mi pare che al termine del mio film si possa dire: e vissero tutti felici e contenti. Spero che migliori.

  • Dahlia e i vip: hai mai incontrato attori, scrittori o gente dello spettacolo? Se sì chi, come e quando?

Non ho avuto modo di conoscere  vip. Ho conosciuto persone molte colte, scrittori emergenti, attori amatoriali, ma nessuno di loro era un personaggio famoso. Mi sarebbe piaciuto conoscere Gigi Proietti di cui ho sempre apprezzato la comicità e l’energia. Purtroppo non ho avuto neppure modo di assistere ad un suo spettacolo dal vivo.

 

  • Philippe e la pittura. Quadri, arte, anima e cuore. Hai mai incontrato artisti di successo?

Ho conosciuto un pittore, un grande pittore, futurista e astrattista, le cui opere sono nei principali musei del mondo. Un pittore di quadri estrosi e coloratissimi che mi ha fatto capire, quando cercavo di dare un significato alle sue composizioni strampalate, come l’opera d’arte moderna ha senso e valore in base alle sensazioni e alle impressioni che genera in chi lo guarda. L’autore esprime il suo sentire attraverso il pennello che è guidato dalla spontaneità, da gesti, quasi inconsapevoli, generati da un impulso profondo. Lo spettatore è libero di interpretare ciò che vede, perché ciascuno vedrà qualcosa di diverso e unico, in base alla sua esperienza e sensibilità.

In “Chimere d’amore” mi sono servita di questa figura per inquadrare Philippe come pittore e per sviluppare lo scambio di idee tra lui e Annie sulla pittura e sulle mostre. Per saperne di più non vi resta che leggere il libro!

 

Condividi
Starpeoplenews è un membro del Programma di affiliazione Amazon UE, un programma pubblicitario di affiliazione pensato per fornire ai siti un metodo per ottenere commissioni pubblicitarie mediante la creazione di pubblicità e link a Amazon.it