L’Onorevole Maria Elena Boschi, ospite per la prima volta in esclusiva a Verissimo per un’intervista ritratto, parla della sua storia d’amore con l’attore Giulio Berruti:

Con lui sono molto contenta. Per scaramanzia cerco di tenere i piedi per terra, ma la testa è tra le nuvole. E’ sicuramente un bell’uomo ed è brillante, ma la cosa che mi ha colpito di più è la sua purezza e il suo essere buono”.

 

Ai microfoni del talk show la Boschi confessa il sogno di diventare madre: “Lo sogno da sempre. Accanto a Giulio viene naturale pensarci perché anche a lui piace l’idea di avere una famiglia. Ogni tanto ne parliamo”.

 

Un amore sempre più solido che potrebbe essere consacrato con il matrimonio: “Mi piacerebbe sposarmi, ma bisogna essere in due. In ogni caso credo che l’importante sia avere accanto una persona che, comunque sia, rappresenti casa per te. Quando hai una forte complicità, poi tutto arriva. In amore non mi piace fare programmi”.

 

Giulio Berruti, qualche mese fa a Verissimo, aveva raccontato che in una delle loro prime serate insieme lui e Maria Elena avevano pregato per le persone in difficoltà a causa della pandemia. A tal proposito l’onorevole confida: “Mi è venuto spontaneo farlo perché era un momento difficile, c’erano tante persone ricoverate, in particolare una a me molto vicina. Avevo un peso nel cuore, ma ero talmente in sintonia con lui che sentivo di poterlo fare. Sapevo che lui avrebbe condiviso questo momento con me perché è molto sensibile e attento agli altri”.

 

Dietro i sorrisi l’Onorevole Boschi nasconde una brutta storia di stalking, che non ha potuto fare a meno di denunciare: “Ho deciso di farlo perché si era superato il limite. Una persona mi mandava delle foto per farmi capire che si trovava vicino a me, perché voleva incontrarmi, ma la cosa che più mi ha fatto preoccupare si è verificata quando è andato da Roma in Toscana, violando le regole Covid, perché voleva conoscere i miei genitori – e aggiunge –  in questo momento non ho paura per me perché io sono tutelata. Penso alle altre donne che si sentono sole e per le quali è più difficile avere il coraggio di denunciare”.

 

La carriera politica di Maria Elena è caratterizzata da un impegno costante che le ha portato  soddisfazioni, ma anche tante critiche con le quali si è dovuta spesso scontrare: “All’inizio è stata molto dura. Sono stata catapultata da fare l’avvocato, a Firenze, a essere ministra a 32 anni. Ho ricevuto commenti atroci che non c’entravano con la politica ma con il mio essere donna. Tutto questo è mortificante. Negli anni ho imparato che se si esagera denuncio”.

 

Un racconto inedito che mostra anche gli aspetti più privati dell’Onorevole, che conclude: “Qualunque cosa tu faccia nella vita, l’unica cosa che conta è quanto amore riesci a dare e quindi poi a ricevere in cambio. Il successo nella vita è avere accanto delle persone che ti vogliono bene”.

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