Il venticinquenne di Isola capo Rizzuto Pierfrancesco Pascuzzi, nome d’arte Piero, dopo una grande estate che lo ha visto protagonista dell’apertura del concerto di Arisa nella sua città, e dopo la buona percentuale di ascolti ottenuta su Spotify, in questo periodo sta lavorando ad un nuovo progetto discografico di brani inediti, la cui uscita è prevista per il prossimo anno. 

Piero quando è nata la tua passione per la musica?

Sono entrato nel mondo della musica all’età di 8 anni, grazie al pianoforte, che ho studiato fino ai 14 anni, per poi dedicarmi da autodidatta. Proprio in quegli anni ho iniziato a studiare canto.

Ti dedichi anche ad altro?

Oltre alla musica sono laureato in economia e ho conseguito un master in Digital Marketing. Da qualche anno ho iniziato a lavorare, soprattutto per avere una mia indipendenza, ma anche per non pesare troppo sulle spalle dei miei genitori.

Sei un cantautore. Da quale genere e quali scuola cantautorale sei maggiormente influenzato?

Inizialmente ero totalmente un interprete, quindi mi dedicavo soltanto alle cover, poi ho avuto come l’esigenza di cominciare a scrivere qualcosa di mio, infatti ho iniziato prevalentemente “tardi”, a 20 anni. Quindi diciamo che è stata la nuova generazione ad ispirarmi, non c’è qualcuno in particolare, posso dire che sono molto influenzato da Ultimo, Coez, Tiziano ferro, Bruno Mars, James Arthur, e altri.

Quale è il percorso artistico che hai seguito finora?

In ogni brano ho messo pezzi di vita realmente accaduti, e per fortuna ho qualcuno accanto che mi permette di vivere parecchie emozioni. Punto sempre a raffigurare delle scene, con dettagli ben precisi, in modo da creare proprio l’immagine di quello sto raccontando,quindi potrei dirtene uno piuttosto che un altro.

Negli ultimi anni, precisamente dal 2020, ho cominciato a pubblicare i miei primi brani su spotify, tramite alcune etichette discografiche ” Visory Records” e “Joseba Label”. Ho collaborato anche con realtà internazionali come
“Future House Cloud” pubblicando 3 brani tra cui“Safe and Sound” che raggiunge più di un milione di streams.
Ad oggi sto frequentando l’accademia “Isola degli artisti” di Carlo Avarello.

 

Qual’è stato il momento più bello che ha caratterizzato la tua vita artistica?

Quest’estate ho avuto la possibilità di aprire il concerto di Arisa, proprio nel mio paese, a Isola di Capo rizzuto, e cantare i miei brani davanti a 7 mila persone è stata veramente un’emozione unica.

Per un giovane cantante come te che valore hanno i talent show?

Penso che ci siano diversi modi per “venire fuori”, certo il talent è una bella vetrina, quindi penso di sì che abbiano un valore, ma bisogna saperlo sfruttare, perché come ti portano in cima in poco tempo, ti buttano giù in un attimo.

Hai in programma un nuovo progetto discografico nel quale ti vedremo misurarti prossimamente?

Sto lavorando ad un album. Ho in mente di fare una bella raccolta di brani inediti, per poi uscire nel miglior modo possibile.

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