Bianca Balti riassume con molta chiarezza il concetto di “senza veli in copertina”: “Mi spoglio perché odio i moralismi. Sono completamente disinibita”. Dice ancora la più famosa top model italiana: “Mi spoglio, è una cosa naturale. All’inizio utilizzavo la nudità come provocazione, per far arrabbiare i miei, che sono pudicissimi. Ora invece è espressione della mia libertà, del mio essere aperta. Un simbolo dell’odio verso il moralismo. Sono nuda e nemmeno lo so, in un certo senso”.
Ma non finisce qui, riguardo al servizio fotografico firmato per GQ da Vincent Peters, in cui la modella lodigiana si mostra come mai prima d’ora lei spiega: “Agli uomini piacciono il seno e il sedere, no? Quindi mi son detta: Bianca, facciamoli vedere. Tra l’altro sto allattando, e ho un décolleté fantastico”.
La Balti ricorda pure, in modo provocatorio e assolutamente disinibito: “Quando avevo posato per Playboy non mi avevano fotografato il “lato B”. Circostanza che Karl Lagerfeld non ha apprezzato. Lui dice che nel mondo della moda è il più bello. L’unico non palestrato”.
Bianca Balti è la protagonista della copertina del numero di GQ Italia in edicola dal 14 giugno e al magazine la Balti racconta al mensile Condé Nast, diretto da Emanuele Farneti, il suo rapporto con gli uomini.
“Io non ho bisogno di nessuno in generale. E in particolare, di quel tipo di uomo che si trasforma in una creatura da accudire. Ho già due figlie, una carriera, la casa. Per carità”. Donna forte e determinata, nonostante la sua celebre faccia angelica che le ha regalato così tante copertine.
Bianca continua: “Ammettiamolo: quando vuoi che un uomo stia sempre al tuo fianco, è solo perché lo vuoi controllare, e viceversa”. Ed è chiara e sincera anche a proposito della sua professione e della sua professionalità.
Parlando del suo rapporto con il cinema e dell’ipotesi di darsi al grande schermo ammette: “Dico no perché non so recitare. Al limite posso interpretare la fatalona che entra nella stanza, come Madalina Ghenea” e poi: “Se mi chiamasse Christian De Sica? Ecco, no, scusate, sono occupata. In un film straniero importante però, se ci fosse da fare la parte dell’italiana conturbante, mi ci vedrei”.
Approfondendo l’intervista su temi meno “commerciali” la Balti confessa la sua ammirazione per Papa Francesco: “Lo vorrei incontrare. Ce l’ho anche tatuato qua, sotto il seno: Saint Francis. Dice le cose che avrebbero dovuto dire gli altri”… curiosa la collocazione del tatuaggio, se non altro.

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