Nel capoluogo piemontese si sta finendo di girare un Thriller che si annuncia avvincente e totalmente unico nel panorama come storia e stile “the Big Mother”.


Il regista torinese con origini levantine da anni ricerca e studia il labirinto filosofico del genio Alfred
Hitchcock e i suoi sottotemi segreti e dichiara”dobbiamo mettere a fuoco il male dentro di noi per
affrontarlo davvero “ e osserva “Dario Argento è un maestro e ha fatto conoscere Torino nel mondo
attraverso i suoi fans, ma è il grandissimo Comencini de “la donna della domenica “ che ne ha descritto
bene la bizzarria elegante e cinica della città.
Nel film ricompare una Icona di fascino irrangiungibile come” Marina Suma “, a lei si accompagna la
potenza di Vincenzo Bocciarelli uno dei più premiati attori in Italia di teatro e cinema ( in odore di
dirigenza dei Teatri di Siena).
The Big Mother ci dicono dalla produzione è semplice come trama, Un uomo, una donna ed un grande
Genio (Aldo Dovo) in un triangolo di intrighi e tutti alla ricerca di un nuovo domani, di una nuova via
esistenziale, tra noia e tragedia, vanità e ascensione.

Perchè il male si insinua nelle persone colte e profonde come una tentazione quasi filosofica?

Il regista vorrebbe fare queste considerazioni col suo film ma la produzione lo stoppa subitamente “ a
volte delira”.
Bellezza fascino cultura e mistero si intuisce fondano nella città di Calvino, il film è girato molto vicino
a dove abitava.
Vedremo sullo schermo dei parchi voluti dai ricchissimi ma sfortunati Savoia si snoda il film che parla
di una città inedita, una Europa a tratti algida e a tratti totalmente multietnica, una città maestosa ma
volutamente indecifrabile.
Torino intuiamo sarà il teatro tetro e insinuante per un anziano genio italiano in fuga che incontrerà
diverse forme di male come un fosse un novello Dante in un purgatorio contemporaneo.
La religione può davvero aiutare le persone? Il film ha una trama ancora Top secret anche se abbondano
crocifissi nelle foto di scena accanto ad un tripudio di abiti esotici e vaporosi e grandi gioielli esotici.
L’amore malato a cui ci si abitua può solo inaridire l’anima ? O invece tramutarsi in una espiazione
divina ? Questa è la domanda che ci suggerisce il regista Antonello Altamura che appare cortese, e dotato
di una giovanile ma inquieta figura.

IL film si presenta come un thriller sulla giustizia divina, ma pare avere degli elementi debitori dai grandi
noir del passato.
Il film pare avere molto bilanciamento tra suspence e momenti “action”.

L’indimenticabile sex symbol Marina Suma( già David di Donatello e Nastro d’argento) avvertono dalla
produzione aver dato molto per il suo personaggio e dichiara solamente:

“interpretare una donna così forte e misteriosa è stato emozionante”!

 

Produzione Ciakcompany

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