Roma 2 Novembre 2018 -Mal “d’anima” per Cristina Roncalli che fin da piccola è costretta a fare i conti con un mondo parallelo fatto di presenze e sogni premonitori!

Fin da piccola la show-girl – ai microfoni di starpeoplenews –  convive con un incubo costante. 

La trentenne cagliaritana ha trascorso una vita nel terrore di chiudere gli occhi la notte e vedere ciò che la sua mente rifiutava, costantemente terrorizzata, con la paura di andare a letto.

“Puntualmente le trovavo li, davanti ai miei occhi a guardarmi in silenzio senza parlare, erano loro…anime…corpi…visi…

Le mie “Anime da Compagnia” come le ho chiamate io!” ci ha confessato la Roncalli. 

Appartenente a una famiglia cattolica, il suo prozio era Papa Roncalli, fin da piccola le hanno insegnato a pregare, andare in chiesa e credere in Dio.

“Ho frequentato le scuole de LA SALLE dalle elementari fino al collegio a Santa Maria Capua Vetere, dove anche lì, ebbi una visione ancora oggi dimostrabile con i fatti.

Vivevo in collegio e a 16 anni, scesi dal 3 piano (dove dormivo nella mia cameretta e dove puntualmente mi facevano compagnia alcune presenze), nella cappella al piano terra. Accesi la luce e mi sedetti nel primo banco davanti all’altare.

Mentre pregavo ebbi una visione che mai dimenticherò.

Nel marmo sulla mia destra si è materializzato SAN GIOVANNI BATTISTA DE LA SALLE, non potevo credere ai miei occhi.

Chiamai i sacerdoti e il sabato dopo, a messa, gridarono al miracolo.

In quella mattonella rimasero impressi i segni del santo, la sagoma tra le venature del marmo come fosse disegnata, qualche scettico dichiarò che molto probabilmente le venature di questo marmo pregiato facevano ricordare il volto del santo, ma i credenti puntualmente venivano li a pregare e da quel giorno mi guardavano con occhi diversi. 

Due anni fa decisi di tornare in quella chiesetta e ancora oggi sono visibili i segni del santo, avvenuto 20 anni fa, dove forse, i proprietari di oggi dell’ex convento, non hanno fatto proprio caso.

Negli anni mi si sono manifestate tante anime, qualcuna ha cercato di parlarmi ma con scarsi risultati..

Questo il motivo per cui, ho deciso di partire per la Sardegna e recarmi a Pula da un prete esorcista per raccontargli ciò che da una vita, fa parte della mia quotidianità, padre Roberto.

Dopo un attesa durata ore e con tanta paura, ci siamo incontrati e lui mi ha detto alla fine, che sono stata “prescelta” da un patto fatto dalla mia famiglia da 7 generazioni, io sono il punto cruciale di questo patto.

Tutta la mia vita, i miei problemi, le anime che vedo, dipendono da questo.

Naturalmente sono stata sconvolta da questa rivelazione, io prescelta? E perché mai proprio io?

Detto questo, vorrei essere una persona normale e vorrei vivere una vita priva di questi segni extrasensoriali che non mi abbandonano. E ogni giorno continuo a chiedermi: 

Perché proprio io?” 

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