Festival di Sanremo

Basta essere una tivù nazionale in chiaro per mandare in onda un evento di grande rilevanza culturale quale il Festival di Sanremo, e non sta scritto da nessuna parte che lo debba fare la Rai.

Lo dice addirittura l’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. «Il Mise stila un elenco di trasmissioni che vanno messe a disposizione del pubblico non a pagamento, queste sono le condizioni e noi vigiliamo che ciò accada con standard elevati», spiega Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, ai microfoni di Striscia la notizia nel nuovo episodio della rubrica “Rai Scoglio 24” in onda questa sera. E tra questi programmi c’è anche Sanremo. L’Agcom in sostanza conferma a Pinuccio che la Rai non ha diritto per forza a trasmettere in automatico il Festival di Sanremo, aprendo anche all’opzione bando per la kermesse.

 

Ricordiamo infatti che da una recente sentenza del Tar si evince che il marchio Festival della canzone italiana è di proprietà del Comune di Sanremo, che lo dà in gestione direttamente alla Rai, ma essendo il Comune un ente pubblico dovrebbe invece assegnarlo tramite un bando aperto a tutti. Ecco che allora Pinuccio rilancia la sua proposta “Un bando per il Festival di Sanremo”. All’iniziativa hanno già espresso sostegno AudioCoop (Associazione di Coordinamento degli Editori e Produttori Discografici Indipendenti), Afi (Associazione Fonografici italiani) e Siedas (Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo).

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