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Ultimate le riprese ai concorrenti del reality AFFINITY, prossimamente su Sky,  iniziamo a capire le percentuali di affinità che si sono instaurate tra i concorrenti. Mia Cellini, dell’ultimo Grande Fratello in questo nuovo format televisivo ha incontrato come suo partner  fotomodello Stefano Taza:  alto 1.80 cm, voce penetrante e sensuale, fisico da playboy, tanta determinazione e voglia di vivere. Un sorriso che non gli manca mai, nonostante le difficoltà, e tanti muscoli d’acciaio.

Qual è il sogno della tua vita? Cosa ti piacerebbe fare, oltre al fotomodello?
“Entrare nel mondo dello spettacolo. Beh, certo! Mi piacerebbe fare l’attore. Studio in una scuola di recitazione, davanti alla Mediaset, presso il Gruppo ST di Stefano Timolina, a Cologno Monzese. Sto studiando dizione. Vorrei debuttare. Ora, sto preparando un esame che sosterrò con Enrico Beruschi. Ho partecipato alla finale de ‘Il Più Bello d’Italia’. Sono arrivato al 32° posto su 106 concorrenti. Ringrazio Giuseppe Marletta per avermi incoraggiato in questa direzione. Lì, ho conosciuto il fidanzato della senatrice Stefania Pezzopane, Simone Coccia che, in quell’occasione, ha ricevuto tanti tapiri. Siamo diventati grandi amici.”

Cosa pensi delle coppie dove lei è più giovane?
“Nella vita ognuno è libero di scegliere ciò che vuole. Se si formano delle coppie dove uno è più grande e l’altro è più piccolo, se entrambi stanno bene, nessuno li potrà mai condizionare nella propria scelta.”

Chi hai corteggiato nel programma Affinity?

“Ho corteggiato Mia Cellini, ex concorrente del Grande Fratello 2013. Lei mi piace molto. L’ho seguita e penso di essere la sua scelta. E’ tosta, però, allo stesso tempo, è una ragazza che si apre. Ho passato il reality a ridere e scherzare con lei; non ci sono stati conflitti. Porto a casa solo sensazioni positive. Le ho organizzato l’uscita pic nic, come primo incontro, per conoscersi. Il giorno dopo, ho ‘sradicato’ le ciliegie dagli alberi al Fiano di Marchione, situato a Castellana Grotte. Mi sono messo a raccogliere le ciliegie, buonissime! Volevo fare una cosa carina per lei che è una golosona ma due me le mangiavo e una la mettevo nel nostro cestino…Mia è una ragazza tutta da scoprire. Esteticamente è il mio tipo ideale. Sono stato fortunato che mi sia capitato lei. Ho seguito il Gf 2013. Ero già un suo fan.”

Pratichi sport? Giochi a calcio? Cosa fai nel tempo libero?
“Giocavo a calcio a livello agonistico, tutte le domeniche. Nel tempo libero faccio la scuola di teatro. Sto imparando la tecnica, la dizione e la recitazione. Ho studiato anche clarinetto…Quand’ero piccolo andavo a teatro. Mi piace stare un po’ al centro dell’attenzione. Sono nato a Cremona da genitori marocchini.”
Quindi, adori la musica, oltre al teatro. Ti piace viaggiare? Andresti a vivere in Marocco?
“Si, tanto, mi piace viaggiare. A vivere in Marocco, no; io vorrei visitare il mondo ed è da 5 anni che non vado in Marocco. Mi piacciono alcune canzoni marocchine. Io parlo arabo ma non lo so, né leggere né scrivere. Sono musulmano.”

Cosa pensi delle differenze religiose, in generale? Ci possono essere dei punti in comune tra religioni?
“Io sono stato fidanzato con ragazze cristiane cattoliche e di qualsiasi religione. Io non guardo la religione di provenienza, se mi trovo bene con una persona, non guardo questo aspetto. Non ho pregiudizi. Mi piace scoprire le differenze: se frequento una ragazza che ha una religione particolare ne approfondisco la conoscenza. Ogni religione ha dei punti in comune. A livello umano, ogni religione cerca la pace. La religione ti insegna. Solamente credendo, la religione ti insegna. Bisogna rispettare chi hai davanti; rispettare l’altro. Perché ci deve essere un conflitto tra religioni? Per me, è pura follia fondarsi sulla differenza religiosa; io conosco te, non la tua religione; puoi essere anche buddista.”

Quante lingue parli?
“Arabo, italiano…ho perso un po’ l’uso del francese e dell’inglese. Mi vorrei mettere sotto con l’inglese; mi piacerebbe impararlo bene; è una lingua internazionale. Mi piacerebbe imparare anche lo spagnolo e il portoghese. La cultura francese si avvicina molto alla cultura araba. Le mie sorelle vivono e studiano in Francia.”

Se tu avessi l’opportunità di incontrare lo/la stilista di una delle griffe più famose al mondo, cosa gli/le chiederesti?
“Mi piacerebbe fare il testimonial Foot Locker ; mi piace lo stile street ma mi piacerebbe anche fare il testimonial Armani. Un sogno, meraviglioso.”

Vedresti il matrimonio, in un tuo futuro prossimo?
“Mi piacerebbe sposarmi. Ho dei valori. Ma, obiettivamente, sono ancora troppo giovane…ti posso dire, però, che amo i bambini; ho una sorella piccolina che adoro e quando la vedo mi sciolgo tutto. Lei ascolta molto me. Tutti ascoltano me in famiglia. All’interno del mio nucleo familiare, ho una personalità leader. Mi piace far sorridere le persone che mi stanno accanto e che costituiscono la mia famiglia. Ho un sacco di amici…i ragazzi del quartiere, medici di qualsiasi ceto. Sono sicuro di me stesso e sono sereno. Se sei sereno, sai gestire la tua emotività. Io assisto ben 25 medici. Spero di riuscire a trasmettere quello che sono. Vorrei fare cinema. In un casting di 50 mila persone non è facile farsi conoscere, davvero, e mostrare il potenziale che hai e cosa hai da dire. Il mio obiettivo di quest’anno è farmi conoscere.”

Sei un ragazzo da prendere come esempio. Fai nella vita, sempre con lo sguardo diretto verso i tuoi progetti artistici, anche un lavoro diverso…ti piace questo lavoro, Stefano?
“Io cercavo qualcosa che potesse darmi un supporto economico e mi è capitata questa opportunità. Faccio l’assistente alla poltrona; vi lavoro da tre anni. Mi sento trattato bene. Ho 23 anni e ho iniziato a 20. Avevo la terza superiore quando ho iniziato a lavorare e ho, poi, lavorando e studiando, completato il mio percorso di studio come odontotecnico. Stimo molto mia madre; è una donna forte, con gli attributi; il mio punto di riferimento. La rispetto molto. Odio, chi manca di rispetto ai propri genitori. Purtroppo, la società, ci ha abituati all’aggressività perché ci siamo assuefatti ad avere tutto e a chiederlo con arroganza.”

Chi è Stefano Taza?
“Io a 14 anni, già pensavo a come diventare autonomo ed indipendente. Sono cresciuto con l’idea che ciò di cui ho bisogno devo imparare a procurarmelo. Tutto ciò che sono è frutto di quello che ho vissuto, nella responsabilità di me stesso e degli altri. Non rimpiango nulla perché quello che sono è il risultato del mio percorso. Ho finito gli studi, così, d’altronde: ho trovato, prima, un lavoro, come assistente alla poltrona, appunto. Tornavo a casa alle 19.00 per poi mettermi a studiare. Davanti alla commissione d’esame, sono stato fiero di dire che studiavo e lavoravo. Io non mi accontento: voglio arrivare. Dopo tutti i sacrifici che faccio e ho fatto. Voglio arrivare. Ho imparato dai miei errori. Mi hanno aiutato a crescere; sto bene con qualsiasi persona che adesso, mi capita di incontrare.”

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