GIANNI MORANDI E IL SUO DOLCE RICORDO DI RAFFAELLA CARRA’

Gianni Morandi ricorda con una toccante lettera l’adolescenza trascorsa insieme all’impareggiabile e ineguagliabile Raffaella Carrà scomparsa qualche giorno fa. Gianni Morandi, come tanti altri artisti, hanno voluto dare un ultimo saluto a Raffaella Carrà venuta a mancare qualche giorno fa a causa di un tumore ai polmoni. In tanti hanno deciso di omaggiarla alcuni fan hanno indossato abiti del suo colore preferito, il giallo, durante la cerimonia di accompagnamento.
Morandi invece ricorda i bei momenti trascorsi insieme a Raffaella con una lettera commovente postata sui suoi profili social.

Gianni Morandi ricorda Raffaella Carrà:

“ Cara Raffaella, lunedì pomeriggio, quando arrivata con la notizia bruttissima e inaspettata, una ondata di dolore e commozione ha attraversato tutta l’Italia e tante altre parti del mondo. Da quel momento tutte le emittenti televisive, il mondo del web, le agenzie di stampa, le redazioni dei giornali hanno mandato in continuazione la tua immagine, insieme a la triste notizia… Il tuo sorriso, i tuoi occhi, i tuoi capelli, la tua simpatia, sono apparsi ancora una volta nelle nostre case, nei nostri smartphone, nella nostra vita. Ti sarai accorta di quanto affetto e quanto amore abbiamo per te e non può essere altrimenti, visto che c’hai fatto compagnia per più di mezzo secolo, ci hai fatto ridere e commuovere, cantare e ballare in allegria. Ricordo ancora la nostra adolescenza a Bellaria, nei primissimi anni 60, d’estate, quando io cantavo al caffè concerto “Nuovo Fiore”,in piazza Matteotti e tua nonna Andreina si affacciava alla finestra, lì sopra, mi ascoltava e mi salutava con il braccio.Ricordo te che abitavi con lei e venivi a giocare a pin pong alla sala “Cristallo” E a tutti noi i ragazzini che ti ronzavano intorno regalati sorrisi e poi scappati verso i tuoi sogni la danza e la musica… Ricordo che in seguito ci siamo rivisti, Canzonissime con Corrado,  a Pronto Raffaella, a Carramba e in tanti altri momenti, fino a pochi anni fa quando abbiamo cantato e ballato insieme a tutto il pubblico dell’arena di Verona. Infine, poco più di due mesi fa, esattamente il 17 Aprile, con la tua solita generosità mi hai telefonato per chieder mi come stavo dopo l’incidente con il fuoco e lì ci siamo salutati con una tua battuta in dialetto romagnolo:
“Burdel, basta zughe’ cun e fog”.

Raffaella ti voglio bene, mi manchi, ma sono sicuro che ci incontreremo ancora per cantare e ballare insieme”.

 

Luigi Migliaccio

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