Giuliano Sangiorgi e Giovanni Veronesi ospiti su Radio 105 all’interno di “105 Mi Casa”, il programma di Max Brigante in onda anche su Radio 105 Tv (canale 157 del DDT).

L’occasione era la presentazione del film “Tutti per 1 – 1 per tutti”, il nuovo film di Giovanni Veronesi con protagonisti Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo, Margherita Buy che verrà presentato alla stampa domani e che andrà in onda su Sky la sera di Natale.

Alla domanda di Max Brigante: “Perché Giovanni mi hai detto ‘In questo nostro collegamento coinvolgiamo anche Giuliano Sangiorgi’?”, Veronesi ha risposto: “Giuliano ha fatto l’attore, signore e signori. Nei titoli ho scritto ‘Per la prima volta sullo schermo il piccolo Giuliano Sangiorgi’” (ride).

Sangiorgi: “Max è vero: Giovanni e io facciamo musica, libri, dischi, cerchiamo ogni modo per stare insieme. La verità è questa: non riuscivo a fare le musiche del film perché stavo lavorando al mio disco e allora Giovanni mi ha fatto fare il casellante.

Veronesi: “Stiamo cercando il modo di rovinarci le carriere a vicenda. Mi sono inventato questa cosa molto divertente, che anche all’epoca ci fosse una carrozza velocissima con un tiro di 6 cavalli che faceva Parigi-Roubaix in mezza giornata e quindi ci sono dei caselli che nelle strade sterrate fermano questi Frecciarossa dei tempi”.

Sangiorgi: “Non lo considero un esordio perché sennò dovrei immaginare di avere una strada da proseguire. Per me è un momento magico che Giovanni mi ha regalato e lo ringrazio, è stato bellissimo sentirmi innanzitutto parte di un cast incredibile; Valerio, Picchio, Rocco e Margherita sono stati incredibili di fianco a me, mi hanno dato una mano morale pazzesca in una giornata lunga di riprese, e poi Giovanni è il regista di commedie più grande. Stare in un cast vero di persone serie, con i migliori  attori, un grande regista, una troupe pazzesca incide molto nella cosa che poi fai. Se non la fai bene, ti mandano loro a casa subito”.

Veronesi: “Nel film c’è tanto di me, c’è tanto di me da bambino, ci ho messo i giochi che facevo e ci ho messo anche un incubo che ho fatto tante volte da piccolo che era quello dei miei genitori che mi lasciavano all’orfanotrofio, ed è una delle scene più toccanti del film. Il film è un family, un film per tutte le famiglie perché i protagonisti veri sono due bambini.  C’è tutto un mondo dell’infanzia che nell’altro film era rimasto nella penna”.

Sangiorgi: “Tu sai che il cinema è finzione e ti porta a vedere te stesso diverso sul grande schermo. Secondo te, Max, io che cosa volevo di diverso? Volevo i capelli e il parrucchiere mi ha messo una chioma che sembravo …”. Interviene Veronesi: “Sembravi Manuel Agnelli”. Prosegue Sangiorgi: “Mi sono anche sentito gratificato dal parrucchiere. Poi mi hanno mandato da Giovanni e che cosa è successo? Appena mi ha visto …”.  Interviene Veronesi: “Posso dire io cosa ho detto? Gli ho detto: ‘Io sono un tuo vero amico e non voglio illuderti’. L’ho rimandato indietro e gli hanno messo un’altra cosa che non sveliamo”.

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