Se digitiamo sul nostro motore di ricerca internet la parola Farfetch, il portale ci aprirà uno degli e-commerce più redditizi degli ultimi anni. Piattaforma on line dedita al “global luxury fashion”, comprende al suo interno oltre 700 boutiques dislocate in tutto il globo. Fondato nel 2007, da un imprenditore Portoghese, José Neves, ha la sua base oggi a Londra, e ben 11 uffici dislocati per tutto globo che comprendono oltre 1500 dipendenti, con un valore complessivo di circa un miliardo di dollari.

Un nuovo progetto digitale 3.0, battezza una partnership tra la piattaforma e Gucci, legata alla nascita di “Store of the Future”, un progetto che si pone l’obiettivo di rivoluzionare il settore del retail, creando una connessione sempre più stretta con il mondo digitale. L’obiettivo del progetto 3.0 è quello di legare in maniera sempre più stretta l’online e l’offline, utilizzando dati che aiutino a personalizzare l’esperienza d’acquisto, realizzando tecnologie su misura per ciascun marchio, ciascuna città e ciascun negozio.

Immaginate di avere bisogno di un capo d’abbigliamento all’ora di pranzo, per un meeting speciale di lavoro, e non potete andare in negozio ad acquistarla. Oggi, comprandola tramite e-commerce ordinario, dovreste aspettarla minimo 24 ore dall’ordine. In un futuro ormai imminente potrete riceverla in meno di due ore, con una consegna rapidissima.

Oggi i proprietari dei negozi necessitano di trovare un modo attraverso cui raccogliere informazioni sui loro clienti, per questo l’obbiettivo dell’industria della moda sarà quello di creare un punto vendita connesso, che utilizzi la tecnologia per diventare sempre più incentrato sul consumatore.

Con Store to Door in 90 Minutes i clienti finali potranno acquistare una selezione di prodotti del marchio fiorentino, attraverso il sito dell’e-commerce o la sua app per smartphone e tablet, e ricevere l’ordine in massimo 90 minuti. Il servizio sarà disponibile in dieci città: Londra, New York City, Dubai, Los Angeles, Madrid, Miami, Milano, Parigi, San Paolo e Tokyo.

Beh non ci rimane che dire Welcome Future

Di Cristiano Gassani

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