“Dovessi vedere mio figlio con lo smalto, a parte che penserei subito ad un cambio di persona, ma subito dopo lo spedirei fuori casa… Anni fa’ il cerchietto, ora lo smalto, ma sti uomini le palle le hanno perse?”

A scrivere questa castroneria è stata l’assessore al commercio Laura Laviano del comune di Macerata, in risposta ad uno stato su Facebook di una ragazza. La ragazza postando un articolo di Fedez che parlava della sua nuova linea di smalti ha scritto :”Se esiste un Dio, che intervenga”.

Possibile che nel 2021 si possano scrivere certe castronerie? Ma gli abitanti di Macerata saranno contenti di essere rappresentati da un assessore che attraverso degli stupidi commenti sui social discrimina e incita odio?

Tutt’oggi capita che ragazzi e ragazze vengano allontanati da casa perché ritenuti “non normali”, la cronaca è invasa di storie così tristi e assurde prendiamo per esempio il caso di Malika che a soli 22 anni è stata buttata fuori di casa quando ha rivelato ai suoi famigliari di essere lesbica. Ecco perché è importante approvare la legge DDl Zan, per non permettere a certi “soggetti”di offendere e discriminare persone che vogliono vivere liberamente la propria identità.
Una legge che tuteli e accolga quei figli ripudiati e sbattuti fuori da genitori, genitori a cui andrebbe tolta la patria potestà.
Ecco perché è importante che questa legge non si areni in Senato.
Bisogna sensibilizzare i giovani cresciuti da genitori omofobi facendogli capire che al mondo c’è spazio per tutti e che ognuno e’ libero di essere ciò’ che vuole.

Le parole sono uno strumento che diventano molto pericolose quando provengono da una persona che svolge degli incarichi pubblici, quindi mio caro Assessore la prossima volta prima parlare provi a pensare a tutti quei giovani che per colpa di commenti come il suo si sono tolti la vita…
C’è’ chi come lei cerca le “palle” negli uomini e poi ci sono persone come me che cercano un po’ di’ sensibilità in persone come lei.
A quanto pare è a quanto abbiamo letto è assodato che è carente di sensibilità.

Luigi Raimondo Migliaccio 

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