stretta di mano, bon ton

Siamo sicuri che oggi nel 2022 non andrebbero riviste le regole ufficiali del bon  ton? L’avvento del covid e della tecnologia ha scombussolato le carte in tavola: ciò che prima era considerato “normale” ora risulta quasi fuori luogo!

Dopo circa due anni chiusi in casa,  in cui siamo stati obbligati a “essere meno affettuosi” persino con i nostri genitori, figli o parenti abbiamo rivalutato il contatto vero e quanto sia bello poterci abbracciare o trascorrere una serata vicino ai nostri amici. Le mascherine ci hanno aiutato a rivalutare la bellezza di uno sguardo ma anche quanto sia pesante parlarsi con queste “museruole salvavita” negli spazi chiusi, quanto all’aperto.

Un amico, poco prima che la pandemia cominciasse, era sconcertato alla sola idea di come le persone, con le quali fino al giorno prima, rideva e scherzava allegramente, si fossero trasformate in tronchi rigidi e attenti alla distanza...”Sei senza mascherina, stammi più lontano, non darmi la mano”...Pensiamo alle presentazioni tra nuovi amici o nuovi colleghi di lavoro, il bon ton vuole che ci si stringa la mano, che si guardi negli occhi l’interessato e che si usino i toni di voce giusti. Allo stesso tempo, il bon ton condanna gli schiamazzi, le urla, le chiacchiere fuori dai locali post serata, il rumore e la confusione…

Esempi banali questi è vero, ma incredibilmente da rivedere sotto diversi punti di vista. Esempi concreti…

Analizziamo il problema numero uno: Come si può parlare con disinvoltura e riuscire a essere spontanei con una mascherina che “abbassa inevitabilmente il volume” della voce? Avete notato che persino in televisione sono rari i casi in cui si vedono conduttori televisivi che presentano con la mascherina?…E allora…Perchè se in un negozio al chiuso la mascherina va indossata, non è lo stesso in uno studio televisivo?…Cosa consiglierebbe il bon ton in questi casi?

Problema numero due: Durante un colloquio la stretta di mano è importante che sia energica…Con il covid è importante che il saluto col gomito butti a terra chi si occupa delle risorse umane? Il bon ton andrebbe rivisto… Studenti che ritornano a frequentare le lezioni  tra i banchi di scuola che concludono l’anno con una sofferta pizza di classe e si soffermano a parlare per ore all’uscita dal locale…Quanto davvero sono “poco bon ton”?

Il bon ton è per i matti, tranne per quelli che nel cuore della notte corrono per le strade deserte con moto o auto a tutto spiano, convinti che nessuno possa sentire il rumore del  motore…Salvo poi inchiodare senza ritegno ad un semaforo ( se decidono di rispettarlo) o di fronte ad un posto di blocco!

 

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