Il prossimo 25 febbraio su Rai2 torna “The voice of Italy”, il talent vinto nella scorsa edizione da Suor Cristina. Quest’anno tra i giurati non sarà presente Raffaella Carrà, impegnata in un altro talent show su Rai1 da lei ideato insieme a Sergio Japino, Forte forte forte che a quanto pare però non ha ottenuto i risultati sperati. Il posto che fino allo scorso anno era riservato alla Carrá nel talent di Rai2 quest’anno è stato occupato da Facchinetti senior ( Robi Facchinetti ndr ) e da suo figlio Francesco. Come dire?! Una poltrona per due!!! Oltre alla novità “father&son” di quest’anno, è riconfermata la presenza di Noemi, J-Ax e Piero Pelù. Una delle protagoniste indiscusse della passata edizione, peraltro nella squadra della Carrá, è senza dubbio Luna Palumbo alla quale abbiamo fatto una lunga intervista in cui ci racconta della sua esperienza, dei suoi progetti e dell’ultima edizione del Festival di Sanremo.

Come è quando nasce la tua passione per la musica?
A dir la verità, è nata prima la mia passione per la musica e poi io, mia mamma mi dice sempre che quando ero nel suo grembo sembrava che mi muovessi a ritmo di musica e che cantassi. A 2-3 anni a casa mi esibivo in spettacolini, ogni volta che c’èra un matrimonio in famiglia, facevo di tutto per cantare , e se nessuno mi assecondava mi mettevo a piangere, finché non mi facevano esibire. Sono fatta più di musica che di capelli, non c’è una data oppure un’occasione particolare in cui è nata questa passione, sarei banale a dire che mi scorre nelle vene. Inoltre mio padre suonava in un gruppo musicale, quindi già da piccola a casa ero circondata di chitarre e vinili, avevo un particolare hobby, ossia quello di individuare i testi e gli accordi sugli spartiti, non era per niente facile poiché era sillabbato. Mi divertivo più a fare tutto ciò che a giocare con le Barbie, i miei genitori volevano ovviamente che mi dedicassi anche allo studio, quindi ho sempre diviso la mia vita tra le attività serie come il diploma, la laurea, e l’interesse per la musica. Alla festa del mio 18 esimo compleanno, mi ascoltarono cantare e da quel giorno iniziarono a chiamarmi per fare serate. Con il compenso che otteneva dalle serate, iniziai a pagarmi le mie prime lezioni di canto per perfezionare il mio talento.
Le tue esperienze artistiche prima della (esperienza )partecipazione a The Voice?
Ho avuto modo di vivere varie esperienze, tre anni fa partecipa ad una puntata di Amici, ho fatto vari casting, ma The Voice è l’unico talent show che svolge le audizioni in maniera seria. In tutti gli altri talk show, i provini venivano svolti solo per dimostrare che ad essi prendevano parte molte persone. È impossibile riuscire ad ascoltare attentamente 40.000 persone, mentre a The Voice davano degli appuntamenti, quindi eravamo un numero veramente minimo di artisti che dovevamo presentarci a ad una determinata ora, ed in un giorno prestabilito.
Come descriveresti l’esperienza vissuta a The Voice?
È stata un’esperienza allucinante, un tornado che non sai dove ti porta, ti scombussola, ti disorienta così tanto che ad un certo punto non sai più chi sei. Un mix di gioia e di paura, ma anche di tristezza perché a volte non riesci a far conoscere bene la tua personalità, può succedere che il pubblico si sofferma su alcuni particolari frivoli che poi però ti provocano un blocco interiore. Capita che hai il terrore di leggere i commenti sul web perché temi di trovarne qualcuno davvero sgradevole. Una volta che hai concluso l’esperienza e trascorrere un pò di tempo, finalmente ritrovi te stessa, hai modo di riflettere in maniera razionale su tutto ciò che hai vissuto, ed è proprio in quel momento che riscopri il valore della musica nella tua vita.
Il momento o l’emozione più intensa vissuta durante il programma?
La battle con Suor Cristina, il momento più drammatico, ma anche quello che mi ha donato le soddisfazioni maggiori. In studio erano presenti tutti i suoi fa, erano veramente tanti, appena sono salita sul ring, hanno iniziato a fischiare contro di me e tutti umanamente parlando sapevo di perdere. Però posso essere fiera di aver ricevuto 3 steal, ed era raro che ciò accadesse, quindi tutto ciò che era successo prima era svanito. Il mio video fece il giro del mondo, ancora oggi mi taggano, è stato quello più cliccato nel 2014.
Cos’ è successo dopo il programma The Voice?
È partito un tour insieme agli altri compagni, dopo mi sono dedicata alla produzione del mio album. Ho presentato un brano per il Festival di Sanremo, però purtroppo non sono stata scelta, ma uscirà presto il mio album, credo a marzo.
Cosa vorresti trasmettere attraverso la tua musica?
La musica ha poteri magici, vorrei trasmettere le sensazioni che vivo io quando canto, far capire cosa riesce a fare la musica. Vorrei poter curare gli animi delle persone, la musica può, lo diceva Schopenhauer.
Cosa ne pensi del Festival di Sanremo targato Carlo Conti ?
Premetto che sin da piccola ho sempre seguito il Festival di Sanremo ,lo attendevo con ansia ed enfasi, un pò come accade con il giorno del proprio compleanno, facevo il conto alla rovescia fino al giorno della prima serata. Era un rito comprare il giornale Tv Sorrisi e Canzoni, per conoscere in anticipo i testi dei brani in gara, un tempo non c’era internet per trovare tutte le informazioni, ci tenevo ad vere le pagelle da completare durante le esibizioni. A me piace, apprezzo la spontaneità di Carlo Conti al contrario di Fabio Fazio, riesco a seguirlo in maniera tranquilla e rilassata, lo sto godendo fino in fondo. Non mi piacciono le vallette, Arisa sembra annoiata, scontrosa, Emma non mi è particolarmente simpatica, quindi nemmeno come valletta. Assolutamente da cancellare l’esibizione del brano il Carrozzone, hanno fatto mille prove, e non sono riuscite ad imparare il testo, l’hanno eseguita stile karaoke, perchè guardavano lo schermo. Inoltre cercano a tutti i costi di rendersi simpatiche, ma si nota che è una forzatura. La nota positiva è che dopo tanti anni, finalmente le canzoni più movimentate, così anche i giovani sono incentivati a seguirlo, altro aspetto positivo rispecchia molto di più il mondo discografico, finalmente un Sanremo che ha un seguito nelle radio. Biggio e Mandelli non li avrei fatti esibire, sono la brutta copia di Cochi e Renato, comunque tutto sommato mi piace il cast.
Cosa ne pensi degli ospiti?
È un pò il tasto dolente, non riesco a capire perché bisognava vere necessariamente molti ospiti, così si perde troppo tempo, le canzoni in gara passano in secondo piano. Non approvo la tempesta che si è scatenata su Siani, chi lo segue sa benissimo che la sua comicità nasce proprio da un continuo prendere in giro persone ed eventi, un susseguirsi di battute estemporanee, purtroppo si cerca sempre di trovare qualcosa che non va sul Festival. Può non piacere tutti la comicità di Siani, ma da qui a parlare di bullismo ecc, è davvero eccessivo. Pintus non mi è piaciuto, non faceva ridere, ma comunque non mi accanirei con le critiche. Charlize Theron molto elegante una persona semplice, mentre quando Carlo Conti ha presentato la famiglia Anania, in quel momento si è incarnato in lui lo spirito di Barbara D’ Urso. Si è parlato troppo di Albano e Romina, come se la gente avesse guardato il Festival solo per loro, infantili anche nel continuo litigio, non facevano altro che lanciarsi frecciatine.
Tra i Big quali sono i tuoi favoriti?
Nek, Chiara e Annalisa hanno lo stesso timbro e stile. La canzone di Marco Masini mi è piaciuta anche se sembrava l’Anoroso come genere. Non sopporto assolutamente il Volo con le loro continue faccette alla Barbara D’Urso , sembrano un pò Pupo ed il principe Filiberto.
Cosa ne pensi delle nuove proposte?
Concordo con le scelte, i Kutso sono personaggi anche se poco originali, sullo stile Caparezza, Kaligola non ha personalità quindi battaglia persa in partenza. Enrico la canzone è bella ma lui non ha doti artistiche da cantante, però è migliorato dal tempo di Amici.

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